domenica 27 ottobre 2019

-RECENSIONE-IL VESTITO DI MIO PADRE

-RECENSIONE-
"Il vestito di mio padre" di Giuseppe Saltalamacchia

Editore: Pegasus Edition
Collana: Emotion
Anno edizione: 2016
In commercio dal: 22 maggio 2016
Pagine: 223 p., Brossura
EAN: 9788899239541

Ringrazio @giuseppe.saltalamacchia per avermi fatto dono di questo suo scritto.
Inizio subito col dirvi che se state cercando una lettura leggera questa non è adatta. "Il vestito di mio padre" è la storia di un'anima femminile chiusa per tanti anni nel corpo di un uomo, Carlo, che fin da piccolo si sente sbagliato, emarginato e continuamente deriso e picchiato anche dai suoi compagnetti di classe e, crescendo, anche da chi lo circonda. Vive in un piccolo paese del sud dove molti uomini che davanti ad altre persone lo deridono, di nascosto lo chiamano per soddisfare le loro "voglie". Carlo decide di trasferirsi a Bologna per frequentare l'università e lavorare, ma i suoi piani andranno un po' diversamente. Inizialmente sente di essere libero di vivere la sua condizione sessuale senza turbamenti ma molti episodi lo porteranno a cambiare idea e iniziare a percorrere il percorso per diventare Carla. Ed è proprio quando intraprende questa strada che crede di poter essere finalmente felice. È davvero lei ora in quel corpo che sta mutando. Tutto ciò è tenuto nascosto ai genitori, probabilmente solo la madre intuisce qualcosa ma fa finta di niente. Ogni volta che Carla torna al paesello diventa nuovamente Carlo e indossa l'unico vestito da uomo che ha tenuto. Quello che era stato del padre. Un racconto pieno di emozioni, ricco di analessi che danno un tono incalzante a ciò che stiamo leggendo. Un alternarsi dei punti di vista dei diversi personaggi scorrevole. Spesso il nostro scritto ci descrive crudamente alcune scene e ciò ci porta a riflettere ancora di più su temi taboo della società italiana come l'omosessualità e i transgender.

VOTO ⭐⭐⭐⭐⭐/5

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