lunedì 25 marzo 2019

-RECENSIONE- IL VOLTO DI UNO SCONOSCIUTO

-RECENSIONE- IL VOLTO DI UNO SCONOSCIUTO

•TRAMA
Elyzabeth Sanders è una giovane ragazza in carriera innamorata persa del suo collega, bello e donnaiolo, che non l'ha mai degnata di uno sguardo. Mentre lei cerca di farsi notare, spunta uno Sconosciuto che inizia a farle la corte anonimamente. Lei non demorde, ma si affeziona altresì a quest'ultimo che riesce a farla invaghire. Quando finalmente ne scopre l'identità, pur essendo affascinante e provocante, Elyzabeth è molto restia a frequentarlo. Ma più lo vede e più lei non riesce a farne a meno. Questo misterioso uomo dal carattere contrastante si rivela dolce ma stronzo. Pur percependo che è un uomo che le porterà tante incertezze e complicazioni, lei non riuscirà a stargli distante. Elyzabeth, ragazza molto curiosa e perspicace, nota sin dall'inizio questo suo strano atteggiamento a cui non ha mai dato importanza finché non si accorge che è più grave di quanto sembra, capendo che è stato il suo passato a renderlo così, aggressivo e capace di tutto pur di farla sua.

•RECENSIONE
Il volto di uno sconosciuto, è un bel libro scritto dalla giovane Stefania Bertelle, autrice emergente.
Inizialmente mi era apparso un po' lento da leggere. E alcune parti non le avevo particolarmente apprezzate per alcuni termini utilizzati. Ma..continuando la lettura mi sono particolarmente incuriosita. L'autrice è bravissima a tenere il lettore inchiodato al racconto, agli avvenimenti che si susseguono. Una ragazza innamorata dell'amore, e da tempo anche di un suo collega, il quale cederà alle provocazioni della protagonista Elizabeth, vedrà la sua vita stravolta da uno Sconosciuto. Tutto ciò in cui aveva sempre creduto viene messo in discussione. Tanti piccoli indizi ci vengono suggeriti sull'identità di quest uomo che metterà la vita di Elyzabeth in subbuglio, ma solo alla fine riusciremo a scoprire chi è. La scrittura è scorrevole e piacevolmente leggera. Non possiamo non legarci ai protagonisti e alle loro storie d'amore. Ho apprezzato molto la conclusione. La trovo perfetta così, senza un sequel che complicherebbe il racconto e rovinerebbe secondo me le caratteristiche dei personaggi.

VOTO ⭐⭐⭐⭐/5

mercoledì 20 marzo 2019

-SEGNALAZIONE-

Non esiste un amore perfetto come quello che c’era tra Adamo ed Eva prima che venissero cacciati dall’Eden, o come il sentimento che univa Dante e Beatrice o Laura e Petrarca, privo di gelosie, problemi sessuali, malattie veneree, AIDS, noia, un amore che ti renda pari a Don Giovanni. Non esiste un’amicizia perfetta come quella che esisteva tra Gesù Cristo e Giuda prima del suo tradimento, senza invidie, divergenze, odi e rancori, capace di renderti simile a San Francesco. Non esiste un lavoro perfetto come quello che fu fatto per la creazione del mondo in sette giorni, senza morti bianche, lavoratori in nero e prodotti inquinanti, come auspica un vero comunista. Esiste però un momento perfetto.https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3334

-RECENSIONE-

-RECENSIONE-
"UNA DIAGONALE PERFETTA"

•Trama
In una piccola città l'esplosione di una bomba provoca la morte di una donna innocente. Il magistrato che doveva essere ucciso, invece, resta incolume. Anni dopo Eleonora, la figlia del giudice, sta trascorrendo la serata a casa dei suoi amici, Antonio e Lorenzo. Mentre ammira la congiunzione di tre astri nel cielo, dichiara con ironia che il raro evento potrebbe essere il segno di un cambiamento straordinario. Non si sbaglia. Un viaggio sulle strade d'Italia li condurrà a esplorare i ricordi e i disincanti di due ragazzi ormai cresciuti, ma sempre meno uguali agli altri.

•Recensione
La storia di una vita, quella di Eleonora, o forse la congiunzione di più vite.
È proprio una rara e incantevole congiunzione che ci accompagnerà in questo racconto; quella tra Luna, Venere e Giove.
Un topolino che per strada farà urlare un passante provocando le risa della protagonista, prima trattenute ed infine esplose, la farà ripiombare nel mondo dei ricordi.
Eleonora ci accompagna per mano nella tela incompleta che prova a ricostruire del suo passato, dall'infanzia al matrimonio fallito.
Tantissimi i temi che Antonella Di Martino, la scrittrice del romanzo, affronta. Tra questi quello del bullismo tra bimbi, dell'esclusione sociale, della ricerca continua di approvazione come accade alla protagonista. Eleonora era una bimba introversa e timida, a scuola la prima della classe, con un rapporto sempre conflittuale con la madre che non le dimostra mai affetto, ne un minimo apprezzamento, anzi le addossa le colpe di non saper stare al mondo e non saper essere come gli altri bambini, e non la sa mai ascoltare. Tutto ciò rende la bambina insicura. Parecchi gli avvenimenti che prenderanno il sopravvento sulla piccola Eleonora, fin quando incontra una persona che lei definirà il suo Angelo Custode. Tutto cambia quando l'esplosione di una bomba destinata al padre magistrato ucciderà qualcun altro, lasciando lui illeso e mettendo a soqquadro la vita della famiglia.
La scrittura è molto scorrevole e nitida. Riesce a far immaginare al lettore ogni persona e luogo, grazie alle descrizioni che fa la scrittrice. Tante le emozioni che il libro è riuscito a trasmettermi perché spesso parla di ciò che potrebbe realmente accadere nel quotidiano. Assolutamente un libro che consiglio a tutti. Leggendolo scoprirete molti altri temi in cui riuscirete ad immedesimarvi o vi sarà capitato di aver affrontato
.

VOTO 9

mercoledì 13 marzo 2019

-COVER REVEAL-


-COVER REVEAL-
IN USCITA IL 30 MARZO
"A FUEGO LENTO"
(A. D. Viga) "Un’emozionante storia d’amore e di rinascita.
Victoria e Raul stanno insieme da vent’anni. Una vita coniugale apparentemente perfetta, ma che in
realtà nasconde molti lati oscuri. Il marito di Victoria è un uomo dispotico e maniaco del controllo
che la tiene imprigionata in un ruolo che non le appartiene, rendendola schiava del suo
egocentrismo. Ma improvvisamente tutto cambia, Victoria scopre di avere il cancro e si rende conto
di aver sprecato tempo prezioso a inseguire una vita coniugale “quasi perfetta”, accanto a un uomo
che per anni l’ha trattata come un oggetto, sottraendole l’autostima e la gioia di vivere. Inizia così
un viaggio alla scoperta di se stessa e la fuga a New York sembra essere la scelta migliore, ma il
passato torna a bussare alla sua porta e non è facile dimenticare quell’amore intenso e travolgente
vissuto con Raul…"

domenica 10 marzo 2019

-SEGNALAZIONE-

È un lunedì mattina come tanti e Greg, come fa da anni, si appresta a salire sul treno per raggiungere la solita destinazione. Quando sta per prendere posto nella cabina, nota su un sedile un libro abbandonato. Spinto dalla curiosità, lo prende e inizia a leggerlo. L’Hostaria delle Pene è una locanda in cui l’oste, il santone russo Rasputin, accoglie di volta in volta diversi personaggi, storici e non, i quali condividono con il loro interlocutore storie personali e la loro visione del mondo. Man mano che la lettura procede, in Greg maturano riflessioni sulla piaga dell’omologazione incentivata dal sistema, sulla sua vita e sul rapporto con il figlio, a cui non può far a meno di pensare senza tormentarsi. Ma cosa è accaduto al ragazzo? A chi appartiene il libro misterioso? Ma soprattutto, l’Hostaria delle Pene è solo un luogo fittizio, oppure esiste davvero?
https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3340

-SEGNALAZIONE-

Come fare per difendersi da questi soggetti? Non esiste un vaccino che non sia fatto principalmente di esperienza; si possono però ascoltare le storie di chi ha vissuto tutto ciò e non mettersi nella condizione di presunzione in cui si pensa “questo a me non può capitare”, perché può capitare a tutti, se non si aprono gli occhi e si cominciano a notare quei segnali che certamente vi sono fin dall’inizio in una relazione del genere, ma che spesso vengono sottovalutati. In questo, il racconto che segue può essere una di quelle storie da leggere con attenzione per far sì che si notino certi segnali fin dal principio e non quando ormai è troppo tardi. Dott. Fabio Delicato Psicologo, Criminologo, Presidente Ass.ne Criminiseriali

sabato 9 marzo 2019

-SEGNALAZIONE-

https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3343La storia di tre adolescenti: problematiche, sole, mature prima del tempo, diventa per Simona Maccarone lo spunto per narrare una vicenda umana comune a tante e a tanti: la paura degli altri, la solitudine di una famiglia priva d’amore, la preoccupazione per un domani che non sembra offrire niente di buono. Ambientato in una fredda e sterile periferia milanese, il romanzo condensa in un tempo narrativo relativamente breve una forte intensità, seguendo giorno dopo giorno la vita di tre liceali “difficili”.

-SEGNALAZIONE-


Sintesi
Questo libro si rivolge a chiunque sia interessato a osservare se stesso e gli eventi della sua vita da una prospettiva più profonda, per scoprire i collegamenti fra pensieri, parole e azioni, fra desideri e realtà, obiettivi ed eventi concreti. Vi siete mai chiesti come mai, anche se avete un piano favoloso e accurato, spesso non riuscite a portarlo a termine? In ogni situazione portiamo con noi un’intenzione più o meno consapevole che interagisce con le nostre convinzioni e idee, creando un mix che sostiene o boicotta i nostri sforzi. Capire tutto ciò è illuminante: consente di avere chiarezza e forza. E, soprattutto, dà la possibilità di scegliere ciò che si desidera.

martedì 5 marzo 2019

RECENSIONE- L'INVITATO

TRAMA

Tre amici, quelli di sempre. Leo, Kevin e Tom. Dopo anni di scorribande nella sonnolenta Trieste, la loro città, si separano per poi ritrovarsi a Vienna. Qui è Tom a convocare Leo - vero protagonista del libro - e Kevin, per coinvolgerli nel progetto di una galleria dedicata alla Pop Art. Ma, in un susseguirsi di colpi di scena e di innamoramenti, tra alcol, eccessi e grame figure, sempre sul filo dell'autoironia, devono via via fare i conti con le loro differenze caratteriali e con una stridente diversità di aspettative. Un disilluso affresco della nostra società in una Vienna che fa da cornice classica a uno stile... del tutto Pop.

RECENSIONE
Considero il libro "L'invitato" dell'autore emergente Massimiliano Alberti un mix di sensazioni ed emozioni varie. Si passa dal serioso al divertente, dall' arrogante al sentimentale. Siamo nella Vienna dei giorni nostri. Tre personaggi principali, tre inseparabili amici e una galleria di pop-art da avviare, far conoscere e crescere . Tutti con caratteri diversi che li porta sempre a scontrarsi, ma nonostante ciò non riescono a separarsi e andare ognuno per la sua strada. Tom, il serio e severo, uomo in carriera, all'apparenza antipatico, ma per i suoi amici darebbe l'anima. Disposto a condividere tutto ciò che gli appartiene. Poi c'è Kevin che potrebbe sembrare l'anello più debole tra i tre , ma lotta con unghie e denti per ottenere ciò che più desidera [...] Poi c'è Lui, Leo, che devo ammettere è il mio personaggio preferito, anche se molte sue scelte non so se le condividerei. Appare come una persona arrogante, ma io preferisco definirlo deciso e sicuro. Un giornalista senza peli sulla lingua. Molto intelligente e con le idee ben chiare. Purtroppo la sua irruenza e "lingua lunga" lo porteranno ad essere tanto amato quanto odiato da chi entra in contatto con lui. Un testardo ma decisamente romantico, l'amore o forse meglio dire l'innamoramento è uno degli elementi chiave della storia . È proprio a causa della lingua biforcuta è della sua impulsività che Leo si caccerà spesso e volentieri nei guai, cosa ancora più grave trascinerà con sé i suoi amici. La scrittura è molto scorrevole, fresca e leggera. Un libro di quelli che quando lo finisco ti lascia un senso di vuoto dentro. Spero vivamente in un sequel dato che molte situazioni sono rimaste in sospeso.

VOTO 10/10