martedì 30 aprile 2019

SEGNALAZIONE

Dotato da sempre di grandi qualità comunicative per mezzo della scrittura, Luca adesso sceglie di raccontare se stesso, la società che lo circonda, la vita nella sua complessità, attraverso le sue doti, acquisite nel tempo, di sarcasmo e autoironia. Ci parla quasi con leggerezza di temi forti, come la disabilità, il disagio, il bullismo, il sesso. E tutto con una lucidità disarmante, che mai però diventa durezza o cinismo. (Maria Elena Tufano)

lunedì 29 aprile 2019

Segnalazione

Roland è un gatto sui generis: prima abbandonato, poi accolto e cresciuto da una famigliola di ricci, si ritrova ad affrontare le difficoltà della vita armato solo del suo coraggio e di un infallibile intuito. Quest’ultima grande qualità lo contraddistinguerà nelle mille peripezie che affronterà insieme ai suoi amici animali.https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3381

Segnalazione

Etien è un ragazzo dalla sessualità indefinibile, che affronta un intenso dialogo con il padre, quale figura di riferimento, più che altro l’adolescente sputa accuse per l’insopportabile assenza, tipico ed usuale ai nostri giorni; e mentre la consuetudine rapisce i cardini questi si rafforzano divenendo pilastri ineguagliabili. Ma nella contingenza occorre un amico, meglio che abbia un ruolo anche di psicologo, questi guidandoci ad una risoluzione per la perduta memoria, innesca micce di positività al pensiero rendendolo audace nell’abbattere le incertezze. Solo creando un obiettivo si può perseverare nella lotta alla vita, mentre l’insospettato amore per la moto si eguaglia a quello di un grande e odierno mito del motociclismo, Valentino Rossi, che come eroe ha dato l’impossibile; il romanzo si riempie di emozionalità e sensazioni dermiche, esaltando sul finale non la vittoria di un protagonista ma l’amore incontrastato per una ragazza. Un copione a lieto fine? Non particolarmente!https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3252

martedì 23 aprile 2019

Recensione- Il tormento

-RECENSIONE -
"Il tormento" di Elena Giandomenico

<<I sogni infranti ti uccidono,
i sogni non inseguiti,
ti uccidono ancora,
ma più lentamente. >>
(Sogni, Elena Giandomenico)

Questa silloge poetica non sembra essere stata scritta da una giovanissima poetessa. Il linguaggio è molto maturo. Diversi i temi che sono stati trattati.
Credo che il titolo, "Il tormento", descriva in una sola parola quello che sarà il filone della silloge. Poesie scritte da un'anima tormentata che ha vissuto qualcosa che l'ha profondamente cambiata nell'anima, spesso additata come putrida dalla stessa poetessa. Una qualche esperienza che l'ha segnata. Qualcosa che la sta logorando dentro facendola sentire come se fosse già morta. A tratti vi ritroviamo qualche richiamo religioso. L'unica figura che le trasmette uno spiraglio di luce è quella di una donna che l'accompagna dalla culla fino alla "tomba", cioè al momento in cui dovrà morire, probabilmente potrebbe essere quella della madre dato che in una delle liriche ne parla. Nonostante tutto, la poetessa chiede scusa per quello che le succede, forse a lei stessa, e sostiene che bisogna concedersi e avere il coraggio di essere sempre se stessi, fare ciò che si è sempre desiderato fare ma per paura o per abitudine si è sempre rinunciato a concedersi. Sono rimasta davvero colpita da questa scrittura abbastanza ermetica ma scorrevole.

VOTO
⭐⭐⭐/5

mercoledì 17 aprile 2019

-Recensione- Mala dies


-RECENSIONE- "Mala dies" di Angelo Lallo "Nel mondo delle istituzioni totali tutto è spersonalizzato. «Dove metto i vestiti?»[...] Nessuno rispose, le donne che occupavano quella stanza erano
assenti, con lo sguardo spento e gli occhi gonfi. La ragazza trovò una grande borsa di plastica che d’ora in poi sarebbe diventata il suo armadio. "

Questo libro è stato pubblicato purtroppo pochi giorni dopo la morte dell'autore che non è riuscito a vedere la sua opera stampata.
Dietro questo volume troviamo una forte ricerca, compiuta sul campo, riguardante gli ospedali psichiatrici, prima manicomi, e sulle prigioni.
Istituzioni totali che disintegrano l'identità di chi ci finisce dentro. Questo percorso tratto da una storia realmente accaduta, un po' romanzato, lo viviamo attraverso gli occhi della protagonista, Bianca, che racconta l'inferno che sono costretti a vivere i pazienti all'interno di queste strutture. Luoghi che dovrebbero essere destinati alla riabilitazione dei malati nella società, invece li portano ad annullarsi, a diventare come scorie della società senza nome e senza personalità, gli ultimi, i dimenticati. Spesso in passato la gente oltre che i malati, venivano qui abbandonati quando nessuno voleva prendersi cura di loro o dei genitori non potevano mantenere i figli, portandoli ad inventarsi che erano bambini aggressivi e mentalmente instabili. Vediamo la crudeltà di chi dovrebbe curare la gente, l'indifferenza, e la disumana condizione do vita, tra sporcizia e abbandono dei luoghi e delle persone. Bianca nonostante non fosse malata, ma una donna molto attiva a livello politico, che crede nei valori forti come quello della solidarietà e spera che con le giuste persone tutto può cambiare. Ma come spesso accade viene messa a tacere perché ritenuta pericolosa viste le sue idee rivoluzionarie.
È stata molto impegnativa come lettura, ma fa luce su molti aspetti della società che ci vengono tenuti sempre nascosti. La scrittura è abbastanza difficile per la terminologia specifica utilizzata, ma fortunatamente le note a pié di pagina spiegano benissimo i concetti e riepilogano le informazioni mancanti.
VOTO
⭐⭐⭐/5

sabato 13 aprile 2019

-SEGNALAZIONE-

L’articolata esattezza con cui l’autore espone i risultati delle sue ricerche traspare subito nell’accurata analisi dell’albero genealogico cui il Mandanici appartiene e nella specifica individuazione del suo nucleo familiare. I documenti esibiti dall’autore a sostegno delle sue tesi permettono, infatti, di avere corrette e adeguate informazioni sulla prima fase della vita dell’illustre barcellonese. In seguito il testo dedica ampio spazio all’esame della cospicua produzione musicale mandaniciana. L’opera è ulteriormente impreziosita dalle notizie relative alla memoria storica e alle varie iniziative intraprese, principalmente, se non esclusivamente, nella città natale, allo scopo di perpetuare il ricordo. Per il futuro è auspicabile che ci si attivi sempre più per rendere il dovuto omaggio all’artista. Verrebbe così fatta giustizia a Placido Mandanici, con il dovuto riconoscimento della sua grande abilità compositiva, testimoniata dal lusinghiero giudizio di tanti musicisti contemporanei (Donizetti ed altri), ma purtroppo non adeguatamente propagandata dall’imprenditoria musicale dell’epoca, condizionata da interessi particolari, come l’autore del presente lavoro ha ben evidenziato nelle considerazioni conclusive. Francesco Speciale
https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3372

venerdì 12 aprile 2019

-SEGNALAZIONE-

https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3369
Preghiere d’Autunno è la terza opera di Davide Bordoni, poeta ormai affermato nel panorama italiano, che ci propone un percorso di versi davvero personale e sofferto, un dibattersi d’anima che si fa parola e arriva fino al nostro cuore, passando direttamente dai pori della pelle. Infatti, le emozioni qui descritte sono così vivide e vulnerabili che si avrebbe paura a toccarle, temendo che come preziosi cristalli possano rompersi in mille pezzi alla prima vibrazione più forte. E invece, dietro questa purpurea delicatezza del filo lieve delle parole del poeta si nascondono una forza capace di scalare le montagne innevate, una statura sentimentale elevatissima e un animo che pare cristallo e invece è diamante. Beatrice Fiaschi giornalista e scrittrice

martedì 9 aprile 2019

-RECENSIONE- KISS ME LIKE YOU LOVE ME

-RECENSIONE-
"Kiss me like you love me" di Kira Shell
Questo libro parla principalmente del legame tra i due protagonisti narranti, Selene e Neil, e del loro approccio col mondo circostante. Nati e cresciuti in due realtà diverse, Selene nella tranquilla Detroit, Neil nella caotica New York. Numerosi i temi trattati, particolare attenzione la scrittrice dedica alla violenze subite da Neil quando era solo un bambino. Da ciò si scatena in lui un meccanismo autodistruttivo, soprattutto nei confronti delle donne con certe caratteristiche fisiche. Neil è spesso portato a compiere atti violenti che non riesce a controllare, ha delle reazioni che spesso fanno paura ma di cui non subito riesce a rendersi conto, procurando male agli altri e a se stesso. Un personaggio all'apparenza rude, menefreghista, insensibile,egoista, un vero e proprio s*****o che fa solo soffrire chi ha intorno, ma estremamente affascinante, enigmatico, sorprendente e iper protettivo verso i suoi fratelli. Una figura complessa e irresistibile. È evidente l'importante lavoro di ricerca e documentazione fatto dalla scrittrice nello sviluppo di questo personaggio. Non ho particolarmente amato la figura di Selene. Troppo sottomessa e permissiva anche se lo fa per cercare di arrivare al cuore di Neil, avendo intuito che tutto ciò che lui fa è conseguenza di un forte e  malessere interno. Altra figura che ho amato è quella di Logan, fratello minore di Neil, pacato e riflessivo, l'unico che può controllarlo nei suoi momenti di ira e distruzione. I primi capitoli a parte le scene di sesso e le tematiche introdotte mi sono apparsi un po' piatti, mentre ho divorato i capitoli finali. Per complicare fi più le cose, si insidia nelle vite dei protagonisti un misterioso personaggio intenzionato a distruggere la vita di Neil e dei suoi familiari attraverso degli enigmi da risolvere, o ucciderà tutti, Player2511. Mi sarebbe piaciuto ci fosse un pochino di spazio in più per Matt il padre che ha perso ormai da anni il rapporto con la figlia Selene e spera invano di poterlo recuperare. Credo sia una tematica importante. La scrittura è nitida. Attendo curiosa l'uscita del secondo libro, in modo da poter scoprire chi è il giocatore misterioso, e se, vista la preoccupante conclusione del primo, inizia ad avvicinarsi al suo obiettivo. Chi sarà costretto a gridare GAME OVER?
VOTO
⭐ ⭐ ⭐⭐ /5

lunedì 8 aprile 2019

-RECENSIONE- A FUEGO LENTO


-RECENSIONE- "A fuego lento" di A. D. Viga
<<Da qui in poi non ci sarebbero stati errori, erano bandite le frustrazioni, al diavolo ogni sorta di inconveniente. Avrebbe vissuto la vita facendo crescere tutto l’amore che aveva dentro e distribuendo sentimenti sinceri[...] Si rese conto di aver stravolto la propria esistenza e in quell’istante era riuscita a riappropriarsi della sua vita.>>
SINOSSI
Riuscire a liberarsi da un amore malato è l'obiettivo di Victoria Lunas Damante, giovane donna spagnola legata al bellissimo e ricchissimo Raul Calabresi. La fuga a New York, un nuovo affascinante amore, serviranno a cancellare i ricordi del cuore? Un romanzo in cui si intersecano storie di amicizia, eros e passioni impetuose.
RECENSIONE
Grazie alla Queen Edizione per la copia.
La storia di una vita passata ad essere sottomessa ai capricci e ai malumori dell'uomo che Vicky ha sempre definito quello della sua vita, Raul, l'infedele, possessivo, ricco marito/padrone. Un malattia insidiosa e inaspettata , "la bestia" che la colpirà improvvisamente. E finalmente il risveglio da quel vortice oscuro che si era impossessato della protagonista e della sua vita in quegli anni. La scoperta del cancro e la voglia di sconfiggerlo fortemente che saranno il punto di rottura tra la protagonista e il suo passato. Vicky decide di rompere col marito, operarsi e fuggire dall'Andalusia a New York, appoggiata dalla mamma e dalla sua miglior amica, la psicologa Tricia, ed è qui che avverrà la sua rinascita. Incontrerà tanti nuovi amici, e inizierà una specie di love story con un giovane gigolò Nyle al quale sconvolgerà l'esistenza. Ma qualcosa di sconvolgente accadrà nella vita di Vicky che la riporterà ad incrociare la strada con quella del marito, forse sta volta per sempre?
Mi è piaciuto molto questo romanzo perché é riuscito a toccare con delicatezza un tema molto delicato come quello del cancro, e quello della rinascita e della forza che una donna cela dentro di sé. Una scrittura piacevole e scorrevole che non annoia. Anche se il finale non è quello che speravo. Lo consiglio a tutte le ragazza che stanno passando un momento simile perché capiscano che siamo come la Fenice, sempre pronte a rinascere.
VOTO
⭐ ⭐ ⭐ ⭐ /5

domenica 7 aprile 2019

-RECENSIONE- LO SPIRITO DELLE IDEE

-Recensione-
"Lo spirito delle idee" di Jessica Rigoli 《Nel pazzo gioco della vita tutti abbiamo dato molto e perso parecchio...》 TRAMA
In un tranquillo sabato Melissa si trova catapultata in un altro mondo, inospitale e pericoloso, governato dallo Spirito delle idee. Perchè lo Spirito la teme così tanto? Perchè pare che le sorti di questo mondo e del suo dipendano proprio da lei? Guidata dalla gatta Beatrix e insieme a vecchi e nuovi amici conosciuti durante il corso dell'avventura, la bambina si scontrerà proprio con il padrone del mondo inverso. Riuscirà Melissa a districarsi fra mille rivelazioni sconcertanti e segreti pericolosi senza perdere se stessa e la propria anima?
RECENSIONE
Lo Spirito delle Idee, un intrigante fantasy della scrittrice emergente Jessica Rigoli. Sembrava un sabato tranquillo e normale, uno qualunque, é mattina e la piccola Melissa si sveglia non conoscendo ancora quello che le sarebbe accaduto. La mamma le ha preparato una buona colazione, dopodiché la piccola trova un biglietto con una strana richiesta di aiuto firmata da una certa Beatrix. Non conoscendola inizia a chiedere in giro informazioni ma nessuno dei suoi amici riesce ad aiutarla, quando...i suoi cagnolini Pako e Mika improvvisamente iniziano a parlare stupendo Melissa, loro conoscono Beatrix. É un attimo, e ci troviamo catapultati in un mondo parallelo, il mondo cosiddetto "inverso" dominato dallo Spirito delle idee, del quale nessuno é a conoscenza. O forse si? Tante avventure attendono la nostra piccola Melissa sempre affiancata dai suoi fedeli cagnolini. Ma non saranno gli unici a condividere questo cammino con lei. Incontrerà tanti amici come Leonard o Ener e finalmente conoscerà Beatrix, e conoscerà tante parti oscure della sua vita,sul suo percorso tanti nemici si alterneranno, e purtroppo avverrà anche qualche perdita. Un mix di emozioni e suspense e la piccola Melissa sarà costretta in poco tempo a crescere e maturare per poter sopravvivere. Una scrittura molto limpida e leggibile anche dai più piccini. Ottime e nitide anche le descrizioni del mondo inverso.
VOTO
⭐⭐⭐⭐,5/5

-RECENSIONE-APOSTROFANDO IL COSMO CON LA LUNA

-RECENSIONE-
"Apostrofando il cosmo con la luna." -Poesie scelte (1990-2016)- di Giovanni Morello G.C.

SINOSSI:
Quest'accurato florilegio - viaggio intenso nel significato più vero e puro della vita e della poesia dello scrittore e poeta agrigentino - è un omaggio profondo all'animo semplice di un indimenticabile amico. Il volume racchiude poesie scelte dalle uniche due opere pubblicate dal Morello ed un'ampia proposta di inediti.

RECENSIONE
Intanto voglio ringraziare @mirkomorellogc per avermi fatto dono di questo magnifico florilegio poetico. Questa raccolta racchiude la parte più intima dello scrittore, la sua anima. Un'anima malinconica e sognatrice, che ama osservare e descrivere in pochi versi la sua terra. Un'anima innamorata dell'amore. Ogni verso, ogni singola parola, riescono ad arrivare al cuore del lettore che si lascia cullare dalla pacata armonia che nonostante tutto Giovanni Morello riesce a trasmetterci. Anche la scrittura é fluida e riesce a tenere viva la nostra attenzione, senza mai annoiare. Un animo puro strappato alla terra troppo presto, che sicuramente sarebbe riuscito a regalarci altre forti emozioni.

Voto
⭐⭐⭐⭐⭐/5

-RECENSIONE- Questa non è una poesia

-RECENSIONE-
"Questa non è una poesia" di Alexssandra Minissale.

<<Un vecchio diario che continui a scrivere e che cresce con te. Gli anni passano e con loro tutte le cose: nemmeno tu sei più lo stesso, tutto cambia, tutto si evolve, si trasforma [...]

SINOSSI
Una storia d'amore che è una storia di vita, l'intrecciarsi di due esistenze che, finalmente, dona importanza e senso all'esistenza stessa della protagonista. Un amore assoluto, che a tratti mina la serenità dell'animo, ma che è fonte potentissima di crescita e di esperienza.

RECENSIONE
Sono rimasta particolarmente colpita dalla struttura di questo libro. Esordio della giovanissima studentessa siciliana di psicologia Alexssandra Minissale. Appare come una raccolta di frasi, pensieri, quasi un diario dove la scrittrice annota tutto ciò che ha dentro e spesso non riesce ad esprimere. Un percorso di vita che inizia con il "sentirsi estranea" all'ambiente in cui si vive, non riuscire ad aprire il cuore a chi si ha intorno, non riconoscere spesso neanche la propria figura allo specchio. Una diffidenza che regna sovrana nella realtà quotidiana della protagonista. Una realtà nella quale chiunque di noi può riconoscersi. Improvvisamente si ha una sorta di rinascita e si levare la maschera, inizia a crollare la corazza che molte di noi si creano per tenere lontano la gente, e si incontra quella persona che sembra essere arrivata come un fulmine a ciel sereno nella nostra vita. Ci si dedica completamente, mente e corpo a lei, nonostante la paura di diventarne dipendente a livello amoroso. Il libro prosegue raccontandoci l'amore da sogno che i due vivono. Fin quando, tra alti e bassi la storia giunge al capolinea. La protagonista su rende conto di essersi annullata per l'amato e chiede scusa a se stessa per essersi appoggiata troppo a lui nonostante ne sentisse il bisogno. Ora è sola e si sente persa. I ricordi sono dolorosi da affrontare e sempre vivi. Ma la forza d'animo avrà il sopravvento aiutandola a rialzarsi. Mi sono particolarmente ritrovata in questo libro, e lo consiglio a qualsiasi ragazza che sta passando un periodo scuro a causa della fine di una storia d'amore,in modo tale che capisca di essere Lei la priorità nella propria vita. Nessuno altrimenti avrà cura di lei. La scrittura è semplice e profondamente nitida.

VOTO
⭐ ⭐ ⭐ ⭐, 5/5

giovedì 4 aprile 2019

-SEGNALAZIONE-

Un gioco su Internet tristemente noto alla cronaca. È questo il Blue Whale, che, persuadendo menti deboli con delle pericolosissime regole, diviene ben presto deleterio per le giovani vittime. Attraverso le vicissitudini di Alice e Vanessa, due ragazzine romane di quattordici anni, e di tanti loro coetanei, l’Autore sviluppa un thriller ricco di continui colpi di scena che mettono costantemente tutto in discussione.

https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2914

mercoledì 3 aprile 2019

-SEGNALAZIONE-

Il cancro è la forma più perversa di suicidio assistito, dove lui – il cancro – pilota senza patente un percorso mortale in cui alla fine si suicida anche lui. Il cancro non è una malattia, ma l’intifada della biologia, nella quale lui tira i sassi che sono le metastasi – conosciute anche come “secondarismi”. Vivere la malattia tumorale è fare un viaggio nell’antimateria di una cellula che biologicamente è “SENZIENTE”, ma mai “CON-SENZIENTE”, visto che per esserlo dovrebbe avere la nostra partecipazione attiva… Essere malati oncologici vuole dire vivere in trincea ogni minuto della propria esistenza come se fosse l’ultimo, senza pensare a lui; in questo, l’uomo può – se vuole crederci – pensare di essere superiore all’anticristo che tale cellula rappresenta, domando la paura della morte che è l’espressione ultima e lo scopo del tumore, che uccide la mente attraverso il suo nome ancora prima di essersi messo a dimorare come un qualsiasi cittadino del mondo nelle viscere altrui. Il cancro infatti è un cittadino del mondo che noi inventiamo con la nostra mente, cercando di sconfiggerlo biologicamente, trascurando il fatto che il cancro è il suicidio della stessa biologia che mina la nostra persona per poi morire insieme a noi in un matrimonio morganatico, dove lui resta un convivente more uxorio. Il cancro pensa anche per noi che smettiamo di pensare a causa della paura, e così Diciotto millimetri di indifferenza è diventato un soggetto da XFactor, un talento di devastazione, dove lui continua a pensare anche quando noi smettiamo di farlo perché imbottiti di morfina, che non ci fa sentire tutto il trambusto che lui pratica con i suoi secondarismi per andare da un organo all’altro… In questo lui è un essere pensante monotematico, che crede troppo in se stesso e non si aggiorna sui protocolli della fantasia, dove lui non può entrare, perché noioso e sempre dedito allo stesso argomento: “colonizzare” per poi fare “harakiri” con noi… In questo possiamo dire che il cancro – o particella scomunicata da Dio – ha un quoziente intellettivo da diciotto millimetri di indifferenza. Inspiegabilmente, il cancro non mina mai direttamente il cuore, che è muscolo di emozioni, un socio a partecipazione diretta della nostra coscienza; stranamente va dappertutto prima di arrivare al motore unico della nostra persona, come se volesse – e in questo pensa – pervicacemente infliggere sofferenza con calma, senza fretta. La ricerca è atto di curiosità, intuizione che deve pensare a un cittadino del mondo che non vuole morire per noi, ma diventare un trofeo, un monumento, un premio della meritocrazia scientifica.https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3364