martedì 18 febbraio 2020

Viola di notte

Recensione
"Viola di notte" di Ilaria Bianchi.
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Ringrazio l'autrice Ilaria Bianchi per avermi omaggiata di questo libro.
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Viola si sente diversa dagli altri. La sua solitudine è così profonda da spingerla a scrivere i suoi pensieri in un diario per poi lasciarli in balia del destino sulla ruota panoramica di un luna park l’ultimo giorno d’estate.
Mattia ha una vita perfetta, ma la morte improvvisa di Matteo, il fratello gemello, apre una voragine all’interno del suo maniacale controllo su ogni cosa. È in una notte tra tante che salendo sulla ruota panoramica di un luna park trova il diario di una certa “Viola di notte”. Leggendolo, Mattia inizierà il suo primo viaggio dentro se stesso. [...]
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Un libro sorprendente ed emozionante. "Viola di notte" entra dentro l'anima e ti scombussola.
La storia di due gemelli, perfettamente identici nell'aspetto ma con due caratteri completamente opposti. Anche i nomi sono quasi uguali, qualche vocale li diversifica: Matteo e Mattia, così si chiamano.
Matteo, anima sensibile e tormentata, con la sensazione di essere solo al mondo e non essere capito da nessuno, neanche dal fratello col quale fino a qualche anno prima erano sulla stessa lunghezza d'onda. Si sente pressato dal padrone che vede in Mattia il figlio perfetto. Diverso è anche il modo di vestire, che già è segno di una visione differente dello stile vita che stanno affrontando. Matteo con le sue maglie nere e i suoi jeans strappati, creativo, cerca nel disegno e nei graffiti un rifugio. Mattia invece, il figlio modello, veste sempre elegantemente con le sue camice bianche, prende il massimo dei voti a scuola ed è bravissimo nel nuoto, tanto da essere tra i canditati alle gare regionali. I professori così come i genitori sono fieri di lui. Il suo scopo principale è quello di piacere agli altri, e averne l'ammirazione. Una situazione pesante che porta il solitario Matteo a suicidarsi. Questo spiacevole avvenimento turberà in modo profondo Mattia che sembra svegliarsi improvvisamente da un sonno perenne in cui viveva ad occhi chiusi. A questo evento si affianca il ritrovamento sotto il sedile di una ruota panoramica spenta di sera di un diario. Chi lo scrive è una ragazza che si firma Viola di notte. Grazie a lei Mattia inizia a guardare la vita tramite gli occhi malati della ragazza, che rischiano da un momento all'altro di non poter più vedere. In questo diario si possono leggere tutte le sue emozioni, sensazioni, il suo "non sentirsi mai all'altezza, mai abbastanza". È grazie a Viola che Mattia cambierà stile di vita, soffermandosi a cogliere ogni piccolezza, ogni minimo dettaglio di ciò che gli capita davanti , come la forma di una nuvola, il profumo di un fiore.. Tanto da essere deciso a voler conoscere Viola, nonostante la richiesta della ragazza scritta sul diario si non essere cercata. Ma la vita non sempre segue i nostri piani [...]
Un libro che invita ogni lettore alla riflessione, all'osservazione. A guardare non solo il mondo che ci circonda, ma in modo particolare quello che è dentro di noi. Fermarci a pensare se ciò che stiamo vivendo è quello che desideriamo davvero, e che ci rende felici. Una scrittura piacevole e scorrevole, che ti porta all'interno delle vicende. Una lettura che mi ha davvero colpita. E invito tutti a leggere questo libro perché ogni tanto dobbiamo fermarci e analizzarci. Complimenti alla scrittrice Ilaria Bianchi.
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🌟🌟🌟🌟🌟/5

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