mercoledì 5 febbraio 2020

Recensione
"Per un pugno di arance" di Francesco Papa
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La vita tranquilla di un paesino calabrese nell'agosto del 1976 è sconvolta dall'arrivo di due pericolosi terroristi. In questo scenario da anni di piombo si innestano le storie personali di Bertino, giovane con problemi relazionali che insegue l'amore, di Maria Susetta, vedova dalla fervente devozione religiosa, del maresciallo D'Alessandro, militare integerrimo dall'arresto facile, del sindaco Manzella, comunista per opportunità, e di tanti altri personaggi che popolano il paese. Per la piccola caserma di Grisolia e soprattutto per il suo comandante l'arrivo dei terroristi potrebbe essere l'occasione di una vita per dimostrare il proprio valore [...]Quel che è certo è che le apparenze ingannano e ognuno dei personaggi ha un segreto che prima o poi dovrà rivelare. [...]
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Ringrazio Francesco Papa per avermi omaggiata del suo libro dopo che insieme a Patrizia Ferri hanno scelto il mio commento nell'iniziativa #uncommentoperunlibro.
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Questo libro racconta le disavventure che si susseguono in un piccolo paese calabrese, Grisolia, in provincia di Cosenza. Un giallo che parla di temi che realmente si devono affrontare in una realtà come quella del paesino, dove tutti si conoscono, e il pettegolezzo è il miglior passatempo. Il tutto si sviluppa e si svolge ai limiti della tragicommedia, quasi a livelli grotteschi. Un maresciallo frustrato, che ha sempre voluto emergere nel suo lavoro, come gli altri membri della sua famiglia, anch'essi dediti all'arma. Bertino, uno strano tipo da sempre innamorato di Nunzia, una ragazza rinomata nel paese non per la sua timidezza, ma per il suo apparente libertinaggio. Un sindaco che é in guerra perenne col maresciallo, e che addirittura assume due tizi per seguirlo e tenerlo d'occhio, e molti altri personaggi misteriosi. Una mattina di agosto la vita degli abitanti di Grisolia diventerà per qualche giorno molto movimentata a causa della caccia a due terroristi. [...]
Ma niente è quel che sembra...
Ho apprezzato il sarcasmo dell' autore che ha raccontato una disavventura sotto una veste comica, una scrittura che appare divertente e scorrevole. La cosa che più ho apprezzato è leggere finalmente un libro di un autore un calabrese che non parla di mafia. E lo dico da Calabrese. La Calabria non è solo mafia e malavita. È una terra meravigliosa anche se sfortunata.
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⭐ ⭐ ⭐ ⭐ /5

2 commenti:

  1. "La Calabria non è solo mafia e malavita. È una terra meravigliosa anche se sfortunata", sono pienamente d'accordo.

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  2. È bello cercare di farlo capire alla gente ❤️

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