giovedì 24 gennaio 2019

Recensione-Lettera a un bambino mai nato

Lettera a un bambino mai nato-Oriana Fallaci
"Stanotte ho saputo che c’eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d’un tratto, in quel buio, s’è acceso un lampo di certezza: sì, c’eri. Esistevi. Mi si è fermato il cuore"
Questo libro reputo sia la lettera più ricca di uno straziante amore che mi fosse mai capitato di leggere. Un mamma parla col bambino che ha scoperto di aspettare. Si alternano momenti di gioia ad altri di dolore lancinante. Di Lei sappiamo solo che è una donna in carriera, indipendente ma tanto sola. Si chiede se sia giusto fare nascere una vita in un mondo dove la violenza sovrasta sovrana, e le ingiustizie sono all'ordine del giorno. Man mano che la lettera si sviluppa veniamo a conoscenza di altri personaggi, anche essi senza volto o nome. Infine l'atroce scelta. Questo bambino non avrà diritto di venire al mondo "condizionando" la vita della sua mamma. Il periodo in cui è stato scritto è abbastanza significativo, è la fine degli anni '70 quando in Italia viene approvata la legge sull' aborto. Si scoprirà che la Fallaci è stata vittima di un aborto spontaneo alla fine degli anni '60 quindi possiamo considerare il libro una sorta di autobiografia.
VOTO 7

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