martedì 12 febbraio 2019

Recensione -Il vecchio e il mare-

RECENSIONE- IL VECCHIO E IL MARE




“L'uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto.”

TRAMA
Santiago è un vecchio pescatore che da 84 giorni non riesce a pescare neanche un pesce. Durante i primi 40 giorni è stato aiutato da un ragazzo di nome Manolin, fino a quando i genitori di Manolin hanno deciso che il vecchio è troppo sfortunato e hanno imposto al figlio di non pescare più con lui. Un giorno Santiago, uscito a pescare in oceano da solo, riesce a catturare un gigantesco marlin

RECENSIONE
Questo breve racconto, scritto nel 1951 da Ernest Hemingway è l’ultima opera pubblicata dello scrittore quando ancora era in vita. Tratta diversi temi, come il rapporto che ha l’uomo con la natura, le fasi di vita che vanno dalla gioventù alla vecchiaia, arrivando al pesce prima ucciso dal povero pescatore e poi divorato dagli squali. Parla del coraggio e della testardaggine dell’uomo ormai anziano, ritenuto incapace ormai di dedicarsi a ciò che ha fatto per tutta la sua vita, cioè pescare. Nonostante tutto, un giovane che prima pescava con lui, ma costretto dai genitori ad abbandonare Santiago dopo 40 giorni senza aver pescato nulla, è una presenza forte, che richiama il valore dell’amicizia, e il legame nato tra i due. Il giovane affezionato al pescatore, gli sta sempre accanto, anche assecondandolo nelle abitudini quotidiane, senza mai essere invadente. Una bella storia, anche se avevo aspettative un po’ più alte. La forma è scorrevole ma appesantita dalla continuità del racconto, senza stacchi di capitoli che possano alleviare a tratti la lettura.


VOTO 7/10

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